martedì 15 maggio 2007

Le regole dell'attrazione

L'altro giorno parlavo con delle mie amiche di attrazione e di seduzione.
Certo posso dire di non essere porprio una cima a riguardo e soprattutto ho capito quanto è matematicamente ovvio fare danni in situazioni romantiche.
Prima regola: Inumidirsi le labbra
E' un dato altamente reale. E' matematicamente provato che durante un icnotro con la persona dell'altro sesso, nell'abbozzare un sorriso ammiccante si blocca il labbro tra i denti e si rimane in quelle posizioni un po' circetiche che poco aiutano l'accoppiamento
Seconda Regola: Avere sempre delle salviettine fresche
Per evitare strani incontri per noi e per gli altri
Terza regola: Non raccontare mai barzellette
A tutte noi capita di pensare di rompere il ghiaccio in qualche modo. Beh dimentichiamoci le barzellette, soprattutto quando non sappiamo raccontarle
Quarta regola: Non dare a vedere che siamo intelligenti
Si sa che l'uomo è un animale strano soggette a sempre più varie turbe psichiche. Assolutamente mai fargli capire che è inferiore e che abbiamo avuto il dono del cervello anche noi. Potrebbe essere letale per lui e catastrofico per la nostra vita sessuale
Quinta regola: Mai lavare i calzini di un uomo
Dal momento in cui lo fai passi da bambola sexi a signora di casa. E questo può ledere molto i tuoi rapporti sociali.
Sesta regola: Avere sempre una scusa pronta
Del tipo ho mal di testa, ho tanto lavoro da sbrigare, oddio devo partire per la guerra. Ottime per qualsiasi situazione.
Settima regola: Guardare dove si mettono i piedi
Tra tutte le regole la più importante. E' troppo facile farsi rovinare un incontro sensuale da una banale inciampata!

Lancio il sasso!

Ebbene Si! Avete ragione...sono stata un po' assente. E so di esservi mancata. Per i maligni che avranno già pensato "Bene finalmente ha finito di rompere il cazzo!", la risposta è mi dispiace ma quello mai. Mi viene troppo bene.
Mi sono successe un sacco di cose in questi giorni. Mi è capitato anche di piangere (cosa che però faccio spesso, perchè sono un po' frignona....), ieri sera penso di aver pianto almeno 5 ore, mentre guardavo "Cambia la tua vita con un click" (!!!!!) e stamattina però ho capito il perchè: i miei ovuli stavano inziando a rompresi e si sa durante "quei giorni" le donne sono così ipersensibili,.....
E quindi la mia scelta questa mattina di indossare le scarpe rosse e la mia super fighissima maglietta rossa a righe con la signorina sopra, è stata perfetta, almeno ero tutta abbinata.
Comunque stavo pensando di lanciare un piccolo forum.
Visto che sono stata un po' criticata perchè mi dicono che non dovrei raccontare così me stessa, perchè potrei sembrare un'acida (che però sono) e con la puzza sotto il naso, anche perchè mi dicono che è meglio spendere soldi per altro che per un apio di scrpe, io vorrei lanciare il sasso (e subito ritirare la mano) aprendo un dibattito sugli acquisti impulsivi.
Ecco la mia domanda:
Cosa ne pensate degli acquisti fatti di impulso o anche quelli fatti nella quotidianità. Quanto siete disposti a spendere per i vostri acquisti. E cose del genere.....
Dai apritevi, ovviamente per favore non i rispondete via mail, lascitaemi commenti così anche gli altri possono partecipare, e così magari interagite e fate nuove conoscenze!!!!!

giovedì 10 maggio 2007

La giornata secondo me

Ore 6.00. Sveglia. Apro gli occhio e penso "Fanculo a tutti quanti, non rompete le palle, andate a cagare. Mi tiro su e coem semrpe cado dal letto.
Con mezz'ora di ritardo sull'orario di marcia, per l'ardua scelta dell'abito da indossare in questa giornata a dir poco perfetta, mi reco verso i mezzi pubblici per affrontare una nuova dura giornata di lavoro.
Aspetto il tram delle 8.40 che, come chiaramente era certo, era più che pieno. Lotto fino all'ultimo secondo per salire ma la stronza della vecchia che sta ferma davanti la porta mi ha spintonata e mi ha lasciata giù, mentre il mezzo si allontanava da me e dalla mia unica possibilità di essere puntuale!
Ore 8.50. Ok. Che fare? Beviamo un caffè. Il bar all'angolo è ovviamente pieno di signorotti in gessato che aspettano le perfette donnine in tailleur. Io cerco di farmi spazio tra la folla quando vedo all'orizzonte un altro tram arrivare. E' lui, è la mia possibilità di avere un ritardo minimo di 5/10 minuti.
Corro all'impazzata e mi butto davanti alla folla. Riesco a farmi spazio nel tram, chiaramente senza un posto a sedere, e mi fermo di fanco ad una cara famigliola, madre e due bimbi. Il modo peggiore per iniziare la giornata. Due bambini odiosi e casinisti, che mi hanno urlato nelle orecchie per tutta la durata del viaggio, la mamma che non aveva un briciolo di autorità e che tralaltro emanava un odore poco piacevole da sotto la maglietta.
O mio Dio, ma cos'è il tram della speranza?
Ore 9.17. Finalmente arrivo a lavoro, sudata, sfatta e ansimante. Il guardiano mi vede da lontano e per ovvi motivi si allontana subito. Arrivo alla mia bellissima scrivania, nel mio ufficio tutto bianco che sa di lavanda e noce, con l'aria condizionata e tanti comfort. Adesso si che posso iniziare a pensare che possa essere una bella giornata.
Ore 9.30. I miei sogni si frantumano. Riunione dell'ultimo minuto, corse da un negozio all'altro, oddio ho dimenticato quell'appuntamento e tutte cose di questo genere.
Ore 20.00. Sono ancora in ufficio. Gli occhi segnati di nero e lucidi. Suonano alla porta. No, non si fa alle otto di sera.
Eccolo, è lui. Il grande boss ha deciso di preparare una contestazione e quindi per almeno altre due ora saremo bloccati a cercare di capire quali parole usare per non cadere nel torto e sperare di guadagnare da questa situazione almeno 500.000 euro.
Ore 22.30. Esco dall'ufficio barcollando. Oddio ora devo prendere ancora i mezzi. E ovviamente sono in ritardo. Mi fermo ad aspettare e quando finalmente arriva il tram è già troppo tardi anche per pensare di mangiare.
Ore 23.40. Finalmente a casa. Oddio devo fare la lavatrice. Oddio la lavastoviglie si è rotta. Cazzo non ho niente da mangiare. Merda non c'è nemmeno l'acqua. Ok vado a letto.
E domani sarà sicuramente una giornata migliore.

Ti ho cucito il vestito della prima comunione

Allora l'altro giorno ho incontrato qeusta mia amica che non vedevo da tempo (attenzione non è la stessa dell'latra volte, questa è un po' più al mio livello). Chiaramente abbiamo dovuto raccontarci tutto tutto tutto. E quindi siamo state tre ore a spettegolare. La cosa bella è che mi ha detto di lavorare in tv adesso e quindi incontra tutti i personaggi più in vista e non sapete quante me ne ha racconatte. Allora c'è questa famosa presentatrice, che è un vulcano. Poverina non ha più un amtrimonio, ha tre figli alle spalle e ha quasi 50 anni. Dopo una carriera nell'ultimo periodo che ha sfiorato quasi l'amplesso, si è ritrovata a perdere quota. Quindi adesso si barcamena un po' di qua e un po' di la. Se non fosse che la poverina ha anche qualche piccolo problema con la cocaina, e spesso i suoi show si ritrovano ad essere dei veri e propri fenomeni di circo..Poveri bimbi, me li immagino, a letto spaventati che aspettano al mammina, poi si vedono arrivare golum con gli occhi a palla, o mio dio, meglio l'uomo nero! Poi mi racconatva di questa presentatrice/dj/cantante/attrice/eccccc....che poverina racconta a tutti di essere al 5° mese di una difficile gravidanza. Ma purtroppo è talmente magra che nessuno le crede, e tutti pensano che voglia incastrare quel "santo" dle fidanzato. Ma la poverina è davvero in cinta solo che è talmente anoressica che la pancia non le cresce ed è talmente drogata che il bimbo è gioa prematuro. Ah poverina
Comunque la vita è così difficile.
Pensate che l'altro giorno mi sono dovuta trovare davanti ad una scelta ardua e penosa. Il cane più bello del mondo, quello che proprio volevo da smepre, era lì pronto per me. Accanto, le più belle scarpe del mondo, di vernice nera. Oddio, com'è difficile.
Ma certo che poi ho deciso! Era ovvia la scelta, cosa vi pensate che sono pazza?
A fare in culo il cane! Adesso ho le scarpe più belle del mondo!

Il cane morde sempre lo strazzato!!!!

Ebbene si. Non ho resistito. Ho ceduto alla tentazione.
Sono tornata al fantomatico negozio e mi sono comprata le scarpe.
E sono le più belle del mondo. Bianche di nappa e con il tacco con plateau di legno. Cioè sono troppo avanti. Tra le altre cose penso ci tronerò perchè ho provato anche delle sling carinissime, basse basse e con delle pailettes nere. Sono le mie!!!
Ecco. Adesso mi sento felice e realizzata.
Grazie!

lunedì 7 maggio 2007

Decalogo della perfetta amica di uscita

La perfetta amica di uscita, che si contraddistingue per uscite saltuarie con la mia cerchia privata di amiche, dovrà distinguersi per le seguenti caratteristiche:
1) Altezza inferiore al metro e 65 o, perlomeno, non superiore alla mia statura
2) Fisico nella norma, preferibilmente è gradita la presenta di cellulite e smagliature
3) Seno non particolarmente procace e fianchi abbastanza accentuati
4) Capelli opachi e pelle mista, magari con presenza di acne giovanile
5) Personalità non spiccante e nessuna dote seduttiva
6) Capacità di interazione con gli altri: molto bassa
7) Capacità culturali e conoscenze: mai al mio livello
8) Conto in banca: assolutamente molto ristretto rispetto al mio
9) Non dovrà assoluitamente avere borse griffate che io già non possegga
10) Che mi veda come un modello da imitare, ma che non mi stia addosso

Me la sistema la cucina?

Da aggiungere al decalogo delle mie solite figuracce.
Ero imbottigliata nel traffico. Ovviamente persa nelle interminabili vie a traffico limitato di questa fantastica ed ospitale città. Finalmente i miei occhi all'orizzonte incontrano un volto amico a cui chiedere indicazioni: oddio era un po' strano però calcolando che fino ad ora avevo incontrato solamente stranieri in visita che non parlavano italiano, stranieri residenti che non parlavano italiano, stranieri che parlavano italiano ma solo se ti lavavono il vetro, vecchietti che avevano bisogno di un amplifon e bambini che non accettavano caramelle. Direi che mi ci butto a fionda.
Mentre ascoltavo impegnata il signore che cercava di capire anche lui dove andare, mi squilla il telefono. In una botta di gentilezza verso l'altro lo spengo senza guardare chi fosse. Dopo dieci minuti di spiegazioni, comprendenti i fenomeni di spostamento alternativi alla macchina, mi avvio nella direzione spiegata.
Prendo il telefono guardo il numero che non mi dice niente. Ma d'un tratto si accende la lampadina nel cervello: ah già, vero...Ricompongo il numero e dopo una musichetta interminabile mi risponde un signore.
IO: "Salve sono la signora IO. Mi venite a sistemare la cucina domani?"
Voce al telefono: "Prego? Chi cerca?"
IO: "Mi avete chiamato poco fa, avevate detto che domani mi sistemavate la cucina, ma insomma è più di un mese che l'avete lasciata così non è possibile. E' solo un pezzo da cambiare. Ma cosa devo fare per avere qualcosa? Io ho pagato per i vostri servizi. Capito?"
L'uomo dall'altra parte del filo ride, anzi ghigna.
IO: "Le sembra il caso di ridere? Potrei quererala se non me la sistema la cucina."
Voce al telefono: "Signorina IO, mi scusi ma lei chi pensa di aver chiamato? Questa è la SUPER WYZ"
IO: "Oddio. E di cosa vi occupate voi?"
Voce la telefono: "A dire il vero noi ci occupiamo di sistemi tecnologici innovativi e avanzati per le aziende."
IO: "E non è che magari c'è qualcuno che si occupa di cucine?"

Toc Toc: avanti prego

Periodo di colloqui in azienda. I più alti vertici si riuniscono con assistenti e personale specializzato per la caccia alla volpe.
Dopo aver stampato più di mille curricula mi avvio con il boss verso la sala riunione, dove "i candidati verranno esaminati per doti e intelletto".
Si ricerca una figura che abbia un'alta resistenza fisica, che sia stabile psicologicamente e che si disposto ad essere come una stampante multifunzione.
Si susseguono così tante persone che a un certo punto ho anche pensato di cercare il mio futuro marito tra i possibili candidati, o magari delle possibli amicizie, ormai che c'ero.
Arriva questa ragazza: alta, magra, soda, capelli lunghi bellissimi, viso da bambola e un fare da modella. Ovviamente il mio boss mi dice subito di tenerla presente per il secondo colloquio perchè lei si che è davvero perfetta. Inizia a farle delle domane:
Boss: "Signorina coso fa nella vita?"
Figa: "Sto cercando l'ispirazione ma mi sento di appartenere a questo mondo. La moda per me è tutto. Faccio shopping tutti i giorni, mangio solo insalata, mi faccio la manicure ogni giorno e intono lo smalto ai vestiti, so che il blu e il marrone non stanno bene insieme e che è assolutamente necessario avere uno specchietto in borsa!"
B: "Incredibile che sappia tutte queste cose. Davvero interessante"
Dentro di me inizio a riflettere; a dire il vero ha dimenticato che assolutamente bisogna sempre cordinare scarpe con cintura e borsa, nella borsa è sempre necezzario anche il phard, una limetta e lo spazzolino, mai svelare i segreti della propria arte della manicure e fare attenzione e dire i posti dello shopping. In fondo non è così perfetta.
Dopo la super modella, che è in lizza come super responsabile delle relazioni esterne, arriva un ragazzino timido timido e magro magro.
Boss: "Lei cosa fa?"
Ragazzino: "Io mi occupo dell'esperienza sensoriale del marketing, studio nuovi modi di approciare la comunicazione attraverso i sensi. Inoltre studio anche gli andamenti del mercato pubblicitario dei concerrenti in moda da implemenare le capacità interne dell'azienda."
B: "In pratica è un fancazzista?"
R: "Ma..."
B: "Si va bene. Senta lo sa fare il caffè dalla macchinetta?"
R: "Penso proprio di si."
B: "E sa rispondere a telefono?"
R: "Certo"
B: "Immagino quindi che sarà un genio anche nell'arte della fotocopia e del fax"
R: "Si ma non capisco."
B: "Lo sapevo.." e rivolto a me "Fantastico, oltre alla bravissima responsabile per le relazioni esterne, oggi abbiamo trovato anche il centralinista!"
E vai....

Negozio che vai....

Ok. Respiro e non me la prendo.
L'altro giorno sono andata a fare un giro in centro e sono entrata nel negozio dove abitualmente (circa ogni settimana) vado a comprare le scarpe. Sono le più belle del mondo, giro con il sorriso stampato in faccia cercando di scoprire quale sarà la nuova arrivata tra le signore scarpe.
Ovviamente quando mi vedono fare capolino dalla porta, le commesse già sorridono, perchè sanno già come sarà facile rifilarmi anche la stringa più usata del mondo.
Ma questa volta no! Questo è stato davvero un affronto personale. Sono arrivata e c'era una mezza calzetta che non mi ha nemmeno accolta, ma insomma, ma dove viviamo. Mi ha buttato le 5 paia di scarpe che le avevo chiesto di provare e se n'è andata. E io ora ero di fronte ad un grosso dilemma: avevo ai piedi le più belle stupende fantastiche scarpe degli ultimi tempi, di vernice con la zeppa grezza, però il 38 mi andava piccolo e il 39 grande, avevo bisogno della mezza misura. Con foga mi rivolgo implorante alla commessa sig.ra mezza calzetta.
Con sufficenza mi dice, se le vuole si deve prendere o il 38 o il 39 e se ne va. Ma non ho capito, come se fosse un problema che il mio piede è talmente perfetto che ha bisogno di essere adattato al modello.
Stronza. Me ne andrò e sai cosa ti dico cercherò la mia scarpetta di cristallo da un'altra parte e tu sarai licenziata.
Rossa in viso mi dirigo verso la porta, ma non mi senttivo ancora soddisfatta, avevo bisogno di sfogarmi e di far capire agli altri che per me era un momento davvero critico: avevo trovato il must del momento e quella stronza me l'ha lasciato scappare.
Mi avvicino con nonchalance alla solita commessa e con fermezza e testa alta le dico:
"La prossima volta per favore mi dovrà servire lei, perchè quella mezza calzetta non è stata gentile con me. Ma insomma non sa che io vengo qui sempre? Dovreste mettere delle foto tipo identikit dei vostri miglioir clienti. Sono davvero allibita. Comunque grazie e arrivederci!"
Facendo una piroetta mi volto e mi dirigo all'uscita, dove con un movimento quasi teatrale mi sistemo i capelli, mi metto gli occhiali da sole e...ops....
cazzo non l'avevo visto il gradino!

domenica 6 maggio 2007

No Comment

Questa è la storia di chi se ne fotte degli altri, di chi indossa maschere e ti etichetta, di chi crede che l'abito faccia il monaco, di chi si permette di giudicarti e decide che tu sei così e basta, di chi non sa divertirsi se non con un contentino, di chi è ignorante dentro oltre che brutto e non riesce in niente nella vita, se non fare il cretino.
Questa è la storia di molte persone che abbiamo attorno.
E' la storia di povere ragazzette squallide che si affannano pensando di avere qualcosa ma in fondo danno solo via il culo e passano le giornate a parlare male di te. Maleducate e idiote, spesso si presentano come gruppi formati da 5 o 6 ragazze chiaramente tutte amicissime, si vogliono tutte bene e si adorano e poi matematicamente si parlano dietro, si odiano e si ammazzerebbero.
Persone false, che pensano di poter decidere della vita degli altri.
Parlano di me, e questo mi fa sorridere, perchè vuol dire che davvero non hanno un cazzo da fare se non mille seghe dalla mattina alla sera.
Non hanno valori. L'unico dio che hanno e che potranno mai avere è la birra e la coca, non raggiungeranno mai niente nella vita e forse per questo hanno voglia di sparlare.
Credono che si figo farsi di coca e che, perbacco, sono davvero dei grandi a farlo.
Ma non sanno che sono solo sfigati, a cui non gli si rizzerà mai più, a cui marciranno i denti a breve termine e che diverranno paranoici e soli. Si sentiranno fighi ora, ma tra un po' di anni saranno peggio della cacca di capra, gli altri sentiranno la loro puzza da lontano e li eviteranno.
Ma diciamoci la verità, adesso ho voluto parlare di loro per sfogarmi un po', perchè cioè davvero non se ne può, ma come cazzo state, siete giovane divertitevi, muovete il culo, cercate ragazze, fate sesso e basta. cazzo. Pesanti che siete.
Comunque andatevene bene bene a fare in culo e fatevi una bella forchettata di cazzi vostri.

venerdì 4 maggio 2007

Equivoci amorosi

Un giorno lontano, in un posto lontano, due persone vicine.
Lei: "Amore...ma mi ami?"
Lui: "Gioia, certo"
Lei: "Ma sono la tua patatina?"
Lui: "Chiaro"
Lei: "Cuoricino...ma vero che non mi tradiresti mai?"
Lui: "Mai pensato"
Lei: "E che stai facendo?"
Lui: "Guardo la partita"
Lei: "E dai facciamo un gioco io e te. Che ne so tipo indoviniamo cosa stiamo pensando"
Lui: "Piccola, adesso non è possibile"
Lei: " Dai amore, sai quanto ci divertiamo."
Lui: "Davvero ora no"
Lei: "Ecco. Non mi pensi. Non mi pensi proprio.
Non mi coccoli mai. E poi non mi fai mai regali.
Ma poi quando avrai un'altra ragazza capirai che cosa hai perso eh."
Lui: "Va bene amore"
Lei: "Ecco e fai anche il simpatico. Non mi trattare così.
C'è un'altra vero? Ecco lo sapevo.
Da quanto tempo? Che cos'ha lei più di me?"
Lui: "Non c'è nessun'altra. Sto solo guardando la partita"
Lei: "Allora vuol dire che io non sono così improtante.
Che la partita è più improtante di me.
Ma non ti vergogni. Io sono la tua essenza dovrei essere trattata meglio"
Lui: "Si, hai ragione"
Lei: "Grazie lo so. Però non pensare che il discorso sia finito qui
Non pensi che io meriti più rispetto?
Non pensi che abbia bisogno di più attenzioni?"
Lui: "Si amore mio piccolina cuoricina patatina....tante attenzioni.."
Lei: "Oh amore come sei dolce...ti amo tanto...."
Lui: "Ok bene. Ora posso guardare la partita?"

Incontri incondizionati

L'anno scorso ho incontrato una vecchia amica d'infanzia che non vedevo da almeno cinque o sei anni. Era in splendida forma, riposata, curata, profumata e magra.
Decidemmo di incontrarci nuovamente per raccontarci un po' le nostre storie, come andava la nostra vita e cosa facevamo attualemente.
Il ritratto che ne uscì è il seguente
- IO
Ho portato avanti i miei studi: mi sono laureata, ho studiato all'estero, ho fatto un master post-laurea, corsi di specializzazione e sono in procinto di iscrivermi per la seconda laurea. Dopo aver girovagato incessantemente alla ricerca della mia ispirazione perduta, ho deciso di mettere basi a Milano. Ho comprato un piccolo appartamento arredato tutto da IKEA e ovviamente vivo assolutamente da sola (per mia scelta o per scelta di altri non so) senza neanche un animale domestico. Lavoro nella moda e mi tengo impegnata con altri mille lavoretti. Non ho attualmente più un compagno, perchè il mio ex compagno, con cui volevo dividere la mia vita e creare famiglia, non mi sopporta per niente (e magari non lo biasimo). Ovviamente non ho figli. Ho tanti amici e ovviamente poche amiche. Sono acida e spesso arcigna con il mio prossimo. I miei genitori credono ancora di avere la patria potestà su di me e mio nipote mi picchia. Ho una macchina vecchia tutta ammaccata, ereditata da mia sorella, che ha deciso di comprarne una nuova full optional fighissima. Non ho un gioiello vero e non ho borse di marca, se non quelle prese in svendita o con lo sconto dipendenti della società per cui lavoro. Bevo birra in quantità industriale, vado nei posti più easy e meno mondani che possano esistere e mangio patatine dalla mattina alla sera.
- LEI
Non ha continuato gli studi perchè ha incontrato l'amore. Vive tra New York, Parigi e Roma, dove ha rispettivamente un loft a Manhattan, una mansarda di 300 mq che affaccia sugli Champes Elisè e un attico su due piani in piazza Navona. Ha una macchina con autista che la porta dove vuole e due macchine personali (se dovesse decidere per sbaglio di guidare) all'ultimo grido, una per guidare in città e una per i viaggi più lunghi. Ha girato molto ma per piacere più che per necessità. E' sposata con un finanziere svizzero, che ha un impero che fa quasi spavento, e ha due bei bimbi tutti boccoli biondi. Lavora per passare il tempo: è presidente di un'associazione benefica che fa charity ed eventi mondani in tutto il mondo, si diletta a fare la stilista a tempo perso ed è corrispondente per una nota rivista di moda americana oltre che giornalista per la stessa rivista in Italia. Ha bei vestiti, tutti di marca ovviamente, ha migliaia di borse e scrpe in quantità infinita. Può permettersi qualsiasi cosa voglia e le persone impazziscono per lei. Ovviamente è circondata da persone simpatiche e cordiali ed è amica di tutti i più grandi stilisti ed attori. Ha un diamante nero di 40 carati al dito e capelli setosi e lucidi. Beve solo diet coke e acqua evian e mangia solo insalate.
Io ho 25 anni, lei 27.
Ok vado a casa
però prima mi fermo al supermercato a comprare una birra
magari anche delle patatine
e magari comprerò anche del gelato
poi magari mi fermo da blockbuster e prendo leggally blonde o kill bill
e poi magari.....
ok vado a casa
sai com'è per non pensarci!

giovedì 3 maggio 2007

Autocandidature

Oggi mi ha chiamata una nota agenzia di Head hunter. Per qualche strana combinazione avevano ricevuto il mio cv.
Nel pieno dell'oscurità, ho deciso di scappare da lavoro con la solita scusa, oddio devo andare dalla ginecologa, e sono andata a fare il mio primo colloquio formale armata di: cv, lettera di presentazione, lettera motivazionale, lavori precedenti, il mio book dei lavori e dei progetti, il phard e il rossetto.
Ovviamente, ogni cosa aveva un suo legame: il cv e le lettere erano tutti scritti in comics con il font rosa pastello e i cuoricini ai bordi del nome; il book era legato da un nastro rosa e beige con tutti i fiocchetti di organza; il rossetto era un rosa carne impercettibile per non essere volgare.
Arrivo alla porta dell'agenzia e inizio a sudare; ottima motivazione per preoccuaprmi visto che la mia camicetta bianca inziava a diventare trasparente.Mi chiusi in bagno, e misi sotto l'asciugatrice la camicia sperando di asciugarla in pochi minuti mentre mi sistemavo il trucco. purtroppo però si era creato uno strano alone che era un mix tra giallo e nero. Vedi, mia mamma me lo dice smepre di non usare tessuti sintetici, aumentano la sudorazione.
Comunque mi rimisi la camicia mi infilai la giacca per essere più professional e partii alla volta della sig.ra stronza in culo che mi aspettava seduta alla scrivania con un sorrisso ammiccante e del tutto ipocrita.
Parlammo per un po' di me e del mio profilo, rabbrividì alla vista del mio materiale "alternativo ma simpatico" e infine mi raccontò qualcosa in più sul fantomatico posto.
la famosa azienda di pelletteria J cercava personale nuovo da inserire nel reparto comunicazione e relazioni con l'esterno (praticamente io!). La posizione esatta non me l'aveva proprio detta però poteva sembrare abbastanza golosa.
Mi era partito il film in testa, già mi vedevo a bordo di una SLK full optional finalmentein possesso di una chanel e sul sedile accanto il mio cavalier king che mi guardava con gli occhioni. E ovviamente avevo già una casa la mare, una in montagna ed ero a capo di un'associazione benefica per aiutare i bambini bisognosi. Dopo circa 1000 km di viaggio mentale la signora stronza in culo cerca di richiamare la mia attenzione.
"Signorina, mi scusi, forse dimenticavo di dirle una cosa."
"Mi dica, prego."
"L'inquadramento è di stage non retribuito e la posizione è di segretaria e back office (gergo comune centralino). Però ha il rimborso dei buoni pasto!"
E che culo!

mercoledì 2 maggio 2007

L'insostenibile leggerezza dell'essere!

L'altro giorno parlavo con questa mia amica che da un anno è alla ricerca di un lavoro simil stabile che possa realizzarla.
Lo so, in una frase molto corta ho elencato una serie di caratteristiche davvero difficili da reperire sul mercato.
Punto primo: è matematicamente impossibile riuscire a sentirsi gratifcati e realizzati nell'attuale mondo del lavoro
Punto secondo: difficilmente questa mia amica riuscirà a trovare un lavoro quantomeno non dico stabile, ma almeno certo ( e per certo intendo la certezza di fare un lavoro che si possa chiamare così)
Comunque, per non divagare come sempre, ho pensato di darle una mano per vedere se attraverso i miei scarni e forse inutili contatti si riusciva a creare una rete che potesse esserle d'aiuto.
Chiamai questo amico gay, che chiamerò Gag, e gli chiesi se per favore poteva in qualche modo riuscire a far avere un colloquio a questa mia amica.
Gag lavora in una grande azienda di moda e si occupa di marketing e comunicazione e spesso sono alla ricerca di nuove cavie da laboratorio da inserire nell'organico.
Gag con gentilezza mi disse che stranamente la mia telefonata arrivava proprio a pennello; si era liberato un posto di junior p.m. e avevano bisogno di una ragazza sensibile e piena di voglia di lavorare. A quel punto, dopo aver pensato dentro me "cazzo potevo essere io!", ho girato il cv di Adi (la mia amica) a Gag.
Dopo una settimana, Adi mi chiama invitandomi a cena per festeggiare l'avvenuta assunzione nella grande fashion farm! L'inquadramento in azienda era a progetto per 6 mesi, con 2 di prova e uno stipendio minimo di 800 euro lordi. Ma era comunque un buon inizio e la mia amica era al settimo cielo.
Intanto, sull'altro versante lavorativo (il mio) XxX era in fermento perchè aveva deciso di chiedere una promozione e si sentiva sicura di poter diventare la nuova repsonsabile dell'ufficio stile per tutta l'azienda.
Ovviamente io, che ero sempre attenta a tutto, sapevo con certezza che quanto stava succedendo era semplicemente opera del big boss che cercava di eliminare personale per riuscire ad inserire suoi protetti.
Comunque, dopo sole 2 settimane XxX, e XyX, erano a capo dell'ufficio stile e decidevano le tendenze per la nuova stagione.
E io continuavo a cercare qualcuno che riuscisse a spiegarmi qual era il mio job profile!
Ormai praticamente inutile e silurato!